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Presente pressoché ovunque, chiamato a soddisfare le esigenze dei più svariati settori

L'O-Ring costituisce il dispositivo di tenuta per eccellenza: il più semplice ed economico, ma anche il più straordinario e prezioso. Un anello in elastomero (comunemente detto gomma), a sezione circolare, usato come guarnizione meccanica o sigillo. Sono progettati per essere inseriti in appositi alloggiamenti la cui compressione crea un sistema di tenuta. La tenuta può essere statica, quando i componenti non si muovono l'uno rispetto all'altro, oppure dinamica. Nel caso in cui l'attrito tra le giunture in movimento provochi un surriscaldamento, è necessario lubrificare adeguatamente l'O-ring.

 

 
 
 
 

Quattro fattori che fanno la differenza

COMPATIBILITÀ

Per determinare l'elastomero appropriato è necessario: determinare il fluido di servizio con il quale l'oring è a contatto; prendere in considerazione eventuali fluidi per lavaggio, spurgo e lubrificazione; considerare l'impiego previsto in base a: temperatura, pressione, attrito e tempo. Una mescola è compatibile quando le sue caratteristiche chimiche e fisiche subiscono variazioni accettabili per l'impiego a cui è destinata.

DUREZZA

Si esprime in Shore A (scala da 1 a 100). La misurazione si effettua con il durometro su lastrine di gomma spesse 6 mm secondo il metodo stabilito dall'ASTM D2240. La determinazione della durezza su spessori inferiori a 2 mm si effettua con il micro durometro, che fornisce valori espressi in IRHD su una scala graduata simile al Shore A, in questo caso il metodo seguito è l'ASTM D1415.

PRESSIONE

Pressioni elevate richiedono durezze di 90 Shore A e, a questo scopo è consigliabile utilizzare anelli antiestrusione con elevata resistenza meccanica, da abbinare ad un anello di tenuta di durezza 70 Shore A. Quest’ultimo presenta una migliore capacità di tenuta grazie ad una migliore compression set che risulta essere maggiore rispetto ad anelli con durezza 90 Shore A. Le basse pressioni richiedono durezze medie di 70 Shore A mentre, nel caso di superfici propriamente lavorate, è consigliabile l'utilizzo di durezze pari a 60 Shore A.

TEMPERATURA

Oltre alla temperatura di servizio è necessario considerare anche la temperatura minima o massima a cui la mescola viene esposta. Per brevi periodi le mescole possono resistere a temperature superiori a quelle di servizio (es. una mescola nitrilica normale può resistere a 155 gradi per circa 1 ora). Le basse temperature in genere richiedono mescole tenere o mescole che mantengono un minimo di resistenza (es. NBR). Le temperature massime sono ricavate da prove di durata in immersione nel fluido, a cui è generalmente destinata la mescola.